Il mondo delle truffe di trading è sempre in evoluzione. I truffatori sfruttano le novità in campo tecnologico per trovare soluzioni sempre più realistiche per adescare le loro vittime, convincerle a investire il loro denaro e alla fine metterselo in tasca.
Quello che però non sembra a cambiare è la fase centrale, lo svolgimento delle operazioni. I falsi broker, infatti, fanno aprire ai malcapitati finti conti di trading su piattaforme non autorizzate, spesso simili tra di loro.
E qui entra in gioco l’applicazione WebTrader, oggetto della nostra guida. I broker oscurati da CONSOB hanno i nomi più svariati, ma sono tanti a utilizzare un software abbastanza simile, spesso inserito in un sottodominio come ad esempio webtrader.nomebroker.com.

Questo lascia intuire un certo schema ricorrente che, se riconosciuto in tempo, può aiutare le persone a non cadere nella trappola e difendersi dalla truffa.
Cos’è Webtrader
Nulla di pericoloso, in teoria. In parole povere, Webtrader è il nome generico di una piattaforma open source (gratuita, a disposizione di tutti) molto diffusa. Chi sa programmare può scaricare questo software e personalizzarlo per usi personali o magari per creare un prodotto da rivendere.
Anche alcuni broker regolamentati offrono delle piattaforme webtrader integrandole nei propri siti. Significa che hanno usato un software online di base e lo hanno reso personalizzato per i propri clienti, che non devono scaricare alcunché sul loro pc ma possono operare collegandosi direttamente al sito web.
A cosa stare attenti
Il problema si presenta quando un falso broker contatta una vittima per proporgli degli investimenti in azioni o criptovalute, iniziando con piccole cifre (es. 200 / 250 euro) e semplicemente registrandosi a una piattaforma di trading da lui indicata.
Che spesso, appunto, gira su Webtrader.
L’accessibilità della piattaforma ha aperto la strada a tante manipolazioni. I truffatori mostrano falsi profitti e investimenti inesistenti, creando l’illusione di guadagni che in realtà non esistono.
La piattaforma Web-trader.eu

Molte denunce che sono arrivate al nostro studio legale negli ultimi mesi avevano un denominatore comune. I broker truffa usavano spesso una piattaforma collocata sui domini:
- web-trader.eu;
- web-trader.live;
- web-trader.app;
- web-trader.online.
Operare su un sottodominio Webtrader
Web-trader.eu è solo uno dei tanti domini che rimandano all’uso di questa piattaforma molto apprezzata da chi truffa. Un’altra pratica molto comune è quella di caricare il software in un sottodominio, come web-trader.fsinternationalltd.com, e lì inviare le vittime per le attività di investimento abusive e fittizie.
Non è un caso che moltissimi siti truffa segnalati da CONSOB abbiano indirizzi web come:
- webtrader.marketsgenevecapital.com
- webtrader.genevemarkets.com
- www.webtrader.trust-financial-planning.trade
- webtrader.ftseblend.com
- webtrader.goldbysell24.co
- webtrader.activinv.com
- webtrader.fsinvest.cm
- trade.webtrader-fx.com
- webtrader.zodiacspeck.com
- webtrader.fsi247.io
- www.webtradersclientzone.com
- webtrader.fsi.cm
- webtrader.sfcap.trade
- web.fxwebtrader.com
Una piattaforma che viene ospitata su un indirizzo web del tipo webtrader.dominio.com NON è necessariamente una truffa. Un sito va sempre verificato anzitutto controllando la sua iscrizione al registro CONSOB. Tuttavia, tieni ben presente che molti broker truffaldini operano su falsi siti truffa strutturati in questo modo. Potrebbe essere un indizio per il quale sospettare e chiedere chiarimenti.
Cosa fare se c’è il sospetto di truffa
La prima cosa da fare è interrompere immediatamente qualsiasi contatto con il presunto broker. Non versate altri soldi e non seguite ulteriori istruzioni. È importante raccogliere tutte le prove che avete: email, ricevute di bonifico, screenshot delle conversazioni e della piattaforma.
Il passo successivo è contattare le autorità competenti, come la Polizia Postale, e segnalare l’accaduto. In parallelo, rivolgersi a un avvocato esperto in truffe finanziarie può aiutare nel valutare azioni legali e tentare di recuperare i fondi rubati.
Evitare di cadere in queste trappole richiede prudenza e informazione. Prima di fidarsi di un broker o di una piattaforma, è sempre importante verificare che siano autorizzati dagli enti di regolamentazione, come la CONSOB in Italia. Fare ricerche approfondite e leggere le recensioni di altri utenti può aiutare, anche se bisogna distinguere quelle reali dalle false (perché i truffatori sanno come promuoversi).
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